Accogliamo con gioia e, insieme, con trepidazione il Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo, sottoscritto dal Presidente del Consiglio e il Presidente dei Vescovi Italiani il 7 maggio scorso. Con gioia perché possiamo tornare a celebrare l’Eucaristia, fonte e culmine della vita cristiana ed sorgente di unità per la comunità di fede. Abbiamo bisogno di questo Pane che ci nutre nel cammino, ci sostiene nella fatica, alimenta la speranza e rende nuova e bella la vita. Potremo pregare insieme per le nostre famiglie particolarmente provate in questo tempo, per gli ammalati, per i nostri cari defunti e perche si possa al più presto, nella piena responsabilità di tutti, risorgere dalla pesante situazione socioeconomica che si è creata. Con trepidazioneperché sappiamo che il virus circola ancora fra di noi e, quindi, temiamo per la salute di tutti. Consigliamo, quindi, a tutti la massima prudenza, soprattutto per le fasce di età più a rischio, alle quali suggeriamo di non aver fretta a partecipare alla vita della comunità e di tenere particolare attenzione all’andamento della situazione.
Ripresa delle celebrazioni
In questa fase continuiamo a incentivare e sostenere la celebrazione in famiglia del mistero pasquale, nell’ascolto della Parola e nella preghiera che vedono all’opera la responsabilità battesimale di ciascuno, anche con l’aiuto di radio e televisione. Ricordiamo che si è dispensati dal precetto festivo, in modo particolare per motivi di età, di salute, ma … non dalla preghiera.
Le celebrazioni vengono comunque trasmesse in modalità streaming per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica: dalla radio di Carcina sintonizzandosi su FM 88,85 e sul canale You Tube della nostra Unità Pastorale villacarcina.org – Potete seguire la S. Messa celebrata da Papa Francesco, oppure su altre emittenti televisive.
Tuttavia, secondo le indicazioni ricevute riprendiamo:
▪ la celebrazione della S. Messa feriale a partire da lunedì 18 maggio
▪ e quella festiva da sabato 23 e domenica 24 maggio, solo nelle chiese parrocchiali o in luogo aperto (davanti alla chiesa, oppure nel cortile dell’oratorio o in altro ambiente idoneo che verrà indicato, sempre nel rispetto delle regole stabilite). Ecco l’orario per questa fase.
Per la celebrazione
E’ fondamentale il distanziamento fisico!
▪ L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e, nelle feste, regolato da volontari e/o collaboratori che favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite, stabilito in accordo con il Sindaco: Cailina75 posti, Carcina 90, Cogozzo 110, Villa 120 (e il Santuario 40).
Nel rispetto della normativa:
▪ si deve occupare il posto evidenziato da un segnaposto colorato a partire dal primo banco davanti per non obbligare altri alla ricerca del posto, disturbando la celebrazione. Non si può occupare altro posto, se non quello contrassegnato.
▪ non c’è deroga né per le coppie, né per i nuclei famigliari. E’ consigliato, quindi, di non portare bambini troppo piccoli.
▪ si continua a omettere lo scambio della pace;
▪ per la Comunione: il celebrante passa tra i banchi in modo che nessuno si muove dal suo posto per assicurare il rispetto della distanza sanitaria; il fedele allunga le braccia e, con le mani ben aperte, una sull’altra, accoglie l’ostia consacrata che viene lasciata cadere sulle mani;
▪ per le offerte: non sono raccolte durante la celebrazione, ma devono essere poste negli appositi contenitori, collocati alle porte di ingresso o di uscita e debitamente segnalati;
▪ Non trovate sussidi per i canti o di altro tipo;
Per le altre celebrazioni
▪ Si può amministrare il sacramento dell’Unzione degli infermi.
▪ Per i funerali: si possono celebrare in chiesa o al cimitero e, in questa fase particolare, anche con le sole ceneri.
▪ Per il sacramento della Penitenza o Confessione: resta sempre valido il “Votum sacramenti”: la Chiesa prevede la possibilità di ricevere il perdono del Signore in questa forma, cioè esprimendo il desiderio di ricevere il Sacramento della Riconciliazione e proponendosi di celebrarlo successivamente. La Confessione, a suo tempo, potrà essere celebrata nella forma consueta, in luoghi ampi e areati – che verranno indicati a tempo opportuno – che consentano il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli devono indossare sempre la mascherina.
Certo che saprete accogliere tutte questi indicazioni con magnanimità, auguriamo a tutti ogni bene nel Signore.
don Cesare e i sacerdoti dell’UP
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